Tra i marchi italiani più iconici e autentici della storia del motociclismo, Paton occupa un posto speciale. Nata dalla visione di Peppino Pattoni, meccanico geniale e appassionato, Paton ha saputo sfidare i colossi della 500 GP con moto costruite in un piccolo laboratorio milanese, e ancora oggi è sinonimo di artigianato racing e passione pura.
La visione di Peppino Pattoni
Alla fine degli anni Cinquanta, Peppino Pattoni – dopo l’esperienza in Mondial – decise di dare vita a un progetto ambizioso: una moto da corsa interamente artigianale capace di sfidare i costruttori ufficiali nel Mondiale. Così nacque Paton. Le prime GP bicilindriche 500 a quattro tempi, realizzate con cura maniacale e idee innovative, conquistarono l’attenzione di piloti, addetti ai lavori e tifosi.
Lo stile tecnico era riconoscibile: motori compatti, ciclistiche raffinate, ricerca del bilanciamento tra leggerezza ed efficacia. La Paton GP 500 ha calcato le piste più celebri con piloti italiani e internazionali, portando l’artigianato milanese ai massimi livelli delle competizioni mondiali.

Dal mondiale 500 al TT: la corsa continua
Pur con mezzi limitati, la Paton è sempre rimasta fedele alla pista. Dopo l’uscita dal Mondiale, è stata la leggendaria Isola di Man a raccogliere l’eredità sportiva della casa. La Paton S1-R, progettata con Roberto Pattoni e nata dal know-how delle GP d’epoca, ha riportato in auge il nome del marchio conquistando numerose vittorie al TT nella categoria Lightweight, con piloti come Michael Dunlop.

Paton oggi: racing, passione e artigianato
Con la guida di Roberto Pattoni, figlio di Peppino, Paton continua a costruire moto da corsa in piccola serie, con la stessa cura artigianale e passione. L’azienda mantiene vivo il DNA sportivo e la dedizione al mondo racing, producendo le S1-R per competizioni e collezionisti, veri gioielli tecnologici che combinano tradizione e performance.
In un’epoca dominata da produzioni industriali, Paton rappresenta un valore raro: quello della competenza artigianale applicata alla massima prestazione. Le sue moto non sono solo belle da vedere: sono pensate per vincere, oggi come ieri.
Negli ultimi anni, Paton ha continuato a vincere, conquistando nuovi successi al Tourist Trophy e rafforzando il proprio ruolo tra i costruttori indipendenti più rispettati nel panorama delle corse su strada.
📌 Box tecnico – Modelli e risultati principali (aggiornato al 2025)
- 1958 – Fondazione di Paton da parte di Giuseppe “Peppino” Pattoni, ex capo meccanico Mondial
- 1966–1975 – Partecipazione attiva al Motomondiale Classe 500 con le Paton GP bicilindriche 4T, fino a 62 CV e oltre 260 km/h
- 1976–1985 – Evoluzione dei modelli con soluzioni tecniche innovative come il motore 2T a V e il telaio monoscocca
- 2000 – Presentazione della Paton S1 (replica GP con aggiornamenti telaistici e ciclistici)
- 2016 – Prima vittoria al Tourist Trophy (TT) nella categoria Lightweight con Michael Rutter
- 2017–2019 – Altre vittorie al TT Lightweight con piloti come Michael Dunlop e Stefano Bonetti
- 2023–2025 – La Paton S1-R si conferma protagonista nelle Road Races: nuove vittorie al TT nella categoria Supertwin / Lightweight, podi in North West 200 e Classic TT
- Oggi – Produzione artigianale della gamma S1 e S1-R in piccola serie, partecipazione a eventi racing e collezionismo, reparto corse attivo sotto la guida di Roberto Pattoni
Fonte: www.paton.it
Fonte: paton.it